Novecento un monologo
1994
Novecento è un monologo teatrale, ma anche un racconto da leggere ad alta voce, come sostiene lo stesso Alessandro Baricco, autore dell'opera. La storia, raccontata da un musicista, è ambientata tra le due guerre, su un transatlantico che solca le immensità dell'oceano, facendo spola tra Europa e America. A bordo della nave, il marinaio di colore Danny Boodman trova un bambino abbandonato e decide di prendersi cura di lui. Il bambino viene chiamato Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Per otto anni Novecento viene accudito dal marinaio, ma poi, in seguito ad un incidente, l'uomo muore e Novecento rimane da solo. Sparito nel nulla, Novecento viene ritrovato dopo alcuni giorni mentre si esercita a suonare il pianoforte. Pur non avendo mai suonato prima, il ragazzino dimostra una capacità straordinaria. Da quel momento in poi tutti iniziarono a parlare dell'abilità del pianista sull'oceano. Quella di Novecento, è una storia incredibile, nato sulla nave, non è mai sceso a terra, vivendo un'intera esistenza nel microcosmo della nave, decidendo di restare per sempre nel mondo finito del piroscafo, suonando la sua musica, attraverso la quale esprimere sé stesso, piuttosto che affrontare la vastità di un mondo sconosciuto, un mondo spaventoso in cui non si riesce a scorgere la fine, dove l'infinita molteplicità delle scelte possibili, disorienta e paralizza. Novecento, che nel 1998 fu trasposto in versione cinematografica da Giuseppe Tornatore ne "La leggenda del pianista sull'oceano", è un'opera profonda e ricca di interpretazioni, attraverso la quale Alessandro Baricco emoziona e fa riflettere sulle scelte di vita, sul rapporto tra l'uomo e il concetto di infinito, sul superamento dei propri limiti.