Il peccato
1993
L'io narrante del libro è un mostro, un essere umano freddo, calcolatore, follemente egocentrico dal nome Ruth. Oggetto della sua malevolenza è Elizabeth, cugina rimasta orfana a nove mesi e adottata dai genitori di Ruth, che la amano come fosse figlia loro, e considerata invece dalla "sorella" come l'usurpatrice di affetti e attenzioni familiari. La storia è il mezzo della Hart per manifestare il suo convincimento che in tutti noi si celino malvagità e bontà, grettezza e generosità e che possano manifestarsi a seconda dei momenti della nostra vita.