Il pazzo dello zar
1997
"Timotheus von Bock è un aristocratico che viene imprigionato per anni e poi dichiarato pazzo e confinato nei suoi possedimenti in Livonia perché nel 1818 ha osato denunciare in un memoriale allo zar Alessandro, al quale era legato da devota amicizia, le ingiustizie politiche e sociali del sistema zarista. Il romanzo di Kross non è soltanto una parabola delle relazioni fra l'intellettuale e il potere, ma è anche e soprattutto una poetica raffigurazione dell'ambiguità della vita. Von Bock non è un folle, ma il suo sogno di riforme, in quelle circostanze storiche, può essere una follia, anche se è una di quelle che danno senso e dignità all'esistenza." (dalla Prefazione di Claudio Magris)